La più straordinaria e probabilmente unica forma di autogestione del calcio, strumento per risvegliare un popolo e invitarlo a combattere contro una terribile dittatura. La Democracia Corinthiana è la dimostrazione pratica della potenza di questo gioco e come tale è stata raccontata dalla letteratura sportiva in tutti i modi e in tutte le forme, partendo spesso e volentieri da colui che quella utopica rivoluzione l’ha ideata e incarnata, vale a dire Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, per molti semplicemente O Doutor, non solo per la sua laurea in medicina.
Su Socrates e la sua Democracia Corinthiana sono stati scritti fiumi di inchiostro anche in Italia, dove il centrocampista brasiliano ha pure giocato, con risultati modesti, a metà Anni Ottanta. La storia la conosciamo a memoria, ma quali sono i libri che hanno saputo raccontare meglio una vicenda che negli ultimi anni è diventata una sorta di piccolo filone letterario?
La libertà è un colpo di tacco. Riccardo Lorenzetti. Armando Curcio Editore.
Quella che state per leggere è una di quelle storie che non ha i requisiti richiesti per essere una storia di calcio… Imparerete ad affezionarvi ad ogni personaggio come in un film che vi strattona prima e vi commuove poi”. Sono queste le parole di Federico Buffa nella prefazione del libro di Lorenzetti, delizioso romanzo che racconta gli anni della dittatura di Figueiredo e di quel leggendario Corinthians tramite gli occhi della redazione del Cardellino, giornale di “cultura sindacale” animato da piccoli Don Chisciotte che si battono per un Brasile libero e che ben presto diventano la voce di Socrates, Waldir, Casagrande e di tutta la Democracia. Una storia che ti trascina presto in un vortice di emozioni, lasciandoti in bocca un gusto agrodolce.
Un giorno triste così felice. Lorenzo Iervolino. 66thand2nd
A metà strada invenzione letteraria e reportage narrativo, l’opera di Iervolino è probabilmente quanto di più completo si possa trovare in Italia sulla vita di Socrates e sulla parabola della Democracia Corinthiana. Una storia divisa in tre atti: Era presocratica, Era socratica ed Era postsocratica, l’esistenza del Doutor è vivisezionata e narrata in tutte le sue sfaccettature, al termine di un certosino lavoro di ricerca sul campo.
Democracia Futebol Clube. Francesco Villari e Marco Di Grazia. Alter Ego Edizioni
I personaggi sono di pura fantasia, i riferimenti sono facilmente riconducibili a vicende realmente accadute o quanto meno a un’epoca e a un epica piuttosto nota. Villari e Di Grazia raccontano la favola di Sapo, centravanti che gioca scalzo nell’Amizade, del suo scopritore Sghembri e di una squadra “contro” che decide di combattere la dittatura con le mani sporche del sangue di migliaia di desaparecidos. Una storia che ti commuove e che ha il sapore del thriller, da leggere con il fiato sospeso fino alla fine.
Socrates: l’irregolare del pallone. Pippo Russo. Edizioni Clichy.
L’autore non ha bisogno di presentazioni, visto che nel corso degli anni ha saputo raccontarci le storture del giornalismo sportivo, le magagne dei padroni del pallone e pure la storia di Nedo Ludi, stopper ribelle protagonista del più bel romanzo calcistico mai scritto in Italia. Qui però Pippo Russo si concentra su Socrates, ma soprattutto sulla sua idea politica. Se pensate di trovarvi dinnanzi a una semplice biografia rimarrete delusi: non troverete il racconto di vittorie o gesti tecnici, ma il ritratto del “calciatore più colto e intelligente di tutti i tempi”.
Compagni di stadio. Solange Cavalcante. Fandango Libri
“Questa non è solo una storia di calcio. Questa è la storia di una rivoluzione” recita la quarta di copertina del libro di Solange Cavalcante, giornalista italo-brasiliana nonché tifosa del Timão. Un saggio che parte da lontano, spiegando la situazione politica e sociale del Brasile e del calcio brasiliano, e che si accende presto raccontando tutti i volti di quella squadra che sfidò il regime. Un ritratto unico e romantico “dell’ingenua Comune, repubblica democratica o incredibile soviet calcistico, che fiorì e prosperò in Brasile nello Sport Club Corinthians Paulista”. Perché, come narra l’autrice “Tra il 1982 e il 1985 il destino riunì nello stesso popolarissimo club di calcio di San Paolo un dirigente sociologo, un terzino sindacalista, un centravanti ribelle e un attaccante dal nome di filosofo, laureato in medicina. Attorno a loro, in quell’avventura, si radunarono in tanti: compagni di lotta, di vita e di stadio.”